di Riccardo De Vito - La questione dell’antisemitismo è tornata centrale. Ciò deve accendere un campanello d’allarme perché il termine riporta alla disumanizzazione radicale che ha prodotto il male assoluto della Shoah. Ma il suo uso distorto e strumentale, che lo fa coincidere con la critica al sionismo e alle politiche di Israele, finisce, da un lato, per alimentarlo e, dall’altro, per veicolare forme di repressione e di controllo pericolose per tutti, ebrei e non ebrei.